Sintesi e commento di Torino-Monza: Masina illude, Djuric pareggia. E finisce tra i fischi
Si chiude tra i fischi, con l’invito della Maratona (nel proprio settore solo nel secondo tempo) a tirare fuori gli attributi, quando i calciatori del Torino si avvicinano al settore più caldo dello stadio, a fine partita. Finisce 1-1: Masina la sblocca nella ripresa, Djuric la riprende quattro minuti dopo. Un punto che non muove più di tanto la classifica e che non può far sorridere.
Primo tempo: al riposo tra i fischi
La prima dopo il derby, al termine delle due settimane di sosta per le Nazionali. Per Vanoli e per il Torino una partita fondamentale per invertire il trend (sei sconfitte nelle ultime sette) e tornare a fare punti, in una giornata in cui i tifosi del Torino hanno organizzato una protesta contro la società. Il cuore della Maratona è all’esterno dello stadio, in segno di protesta (ingresso previsto nella ripresa): corteo prima dell’inizio del match e Curva in cui il tifo organizzato non è presente. Per quel che riguarda la sfida al Monza, Vanoli manda in campo la formazione attesa, con Walukiewicz Coco e Masina in difesa, con Gineitis a vincere il duello con Linetty in mezzo al campo e Adams far coppia con Sanabria dopo l’infortunio. Partenza sprint del Monza, che nel giro di 4 minuti si affaccia due volte dalle parti di Milinkovic-Savic: prima con Djuric che lancia Maldini – Coco nell’occasione non è brillante – e poi con Pereira. Meglio i brianzoli nella prima parte del match, col Torino che si fa vedere all’11, quando è bravo Pedersen ad andare sul fondo e metterla in mezzo. Peccato che Sanabria cicchi il pallone, mancando l’aggancio. Al quarto d’ora, su angolo, la migliore – ma pure unica – occasione granata- D testa è Coco ad andare vicino al gol, con Pablo Mari che sulla linea allontana il pallone. Al 20′ è il Ché ad avere una buona opportunità: Vlasic anticipa Bianco sulla linea di fondo e scarica per Adams che però si fa murare il tiro. I ritmi non sono altissimi ed è il Monza che fa la partita. Al 30′ è Maldini ad impegnare Milinkovic-Savic. Non cambia l’andamento del match nel finale. E al fischio duplice di Abisso arrivano i fischi dello stadio.
Il secondo tempo: Djuric risponde a Masina
Si riparte con gli stessi 22 giocatori mentre in Maratona il sound è diverso. Ci sono ora gli Ultras della Curva che partono subito con cori di contestazione, contro Cairo ma pure contro Vagnati. E pure quando il Toro passa in vantaggio, al 14′ (colpo di testa di Masina su angolo di Lazaro), i tifosi continuano imperterriti a cantare il nuovo motivetto. “Urbano Cairo devi vendere. Vattene! Vattene!”. Ad essere invece incitato è Paolo Vanoli, anche dopo che il Monza, al 18′, trova il pareggio. Sempre da corner, è Djuric a saltare più dei tre granata che gli stanno addosso, mentre Milinkovic-Savic – che preferisce come spesso accade non tentare nemmeno l’uscita – guarda la palla insaccarsi e allarga le braccia. Alla mezz’ora un’occasione, per il Torino, che ha del clamoroso. Njie, entrato da poco al posto di Vlasic, mett4e Ricci davanti al portiere ma Turati si supera. La palla resta lì ed incredibilmente Walukiewicz la spedisce fuori. Cresce il Toro anche grazie al nuovo entrato, che va su tutti i palloni con una cattiveria. Turati fa la differenza, impedendo ancora a Ricci e allo stesso Njie di far tornare il Toro avanti. Finisce in parità, dopo tre minuti di recupero. E la Curva Maratona, che nel secondo tempo non ha mai smesso di protestare contro Cairo, riserva alla squadra solo fischi.
CAIRO VATTENE
Sulla partita cos’altro aggiungere? Se guardiamo alle prossime :”Vedi Napoli e poi ..mori”,dopo altri due scontri salvezza in trasferta…Cosa potrebbe accadere nel frattempo?Sul DS Cairo stà tergiversando tuttavia se dovesse confermarlo allora proseguirà”Sono Urbano e non mi piego,sono Urbano e me ne frego” ed anzichè lasciare potrebbe addirittura raddoppiare e… Leggi il resto »
Siamo una squadra morta. Cairo è stato l’esecutore e merita l’inferno. Vagnati e Vanoli miseri traghettatori. Ci aspetta il girone della serie B. Solo il Toro Rosso può farci rialzare la testa. A gennaio vendete chi volete, ma soprattutto vendete il Toro. Non meritiamo di vedere questa vergogna. Gli unici… Leggi il resto »